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Contenitori commestibili: alternative ingegnose alla plastica?

13 Aprile 2018

Ooho! sta facendo parlare di sé da qualche anno e piano piano sta crescendo l’interesse del pubblico verso una delle prime soluzioni edibili, ideate come alternativa al packaging di plastica. Se non l’avete mai sentita fino ad ora, dateci un’occhiata. Dietro questo prodotto innovativo c’è una start-up inglese Skipping Rock Lab che ha realizzato un piccolo “contenitore“ di acqua ovvero una sorta di palloncino fatto principalmente da cloruro di calcio e un derivato di alghe, l’alginato di sodio,per contenere acqua. Come ha detto il presidente Macron, Ooho! rappresenta un barlume di speranza verso un futuro plastic-free.  


Immaginate a quanta plastica si potrebbe evitare di produrre con Ooho! Questo nuovo “contenitore” ci permetterebbe di risparmiare l’energia e le materie prime impiegate nella produzione, ma soprattutto ci consentirebbe di arginare il danno ambientale che la plastica sta provocando al nostro ecosistema.


Come sostengono Pierre-Yves Paslier e Rodrigo García Gonzáles, gli ideatori di Ooho! le alghe necessarie per la produzione di una sottile membrana sono commestibili e ricrescono velocemente.

“Le capsule edibili Ooho! e le cannucce commestibili Herald sono state lanciate sul mercato come potenziali alternative alla plastica” sostiene Philip Chadwick, editore di Packaging News. Una soluzione al dibattito in corso sulla plastica potrebbe comportare la messa a punto di nuovi contenitori edibili.


Recentemente, proprio come in Germania, anche il governo britannico ha annunciato un piano che prevede la restituzione di una somma in denaro per incentivare il consumatore a riportare indietro il vuoto; un piano che punta alla completa eliminazione dal mercato della plastica usa e getta nel 2042. La Co-op e Starbucks utilizzano plastica riciclata nelle loro bottiglie, mentre Selfridges non venderà più bevande in bottiglie di plastica. Il National Trust sta sostituendo vasi e vassoi di plastica.


In Indonesia, Evoware ha lanciato a settembre confezioni di alghe che possono avvolgere un hamburger e noodles. A New York, Loliware ha inventato una tazza che si può mangiare, composta da alghe di agar e sta lavorando su un nuovo tipo di cannuccia costituita da alghe commestibili. La cannuccia commestibile di Herald è fatta in Barking. È una proposta dolce, fatta di zucchero, amido di mais e gelatina, e dura circa 40 minuti all'interno di un Mojito prima che inizi a sciogliersi. Nel frattempo, a Hyderabad, Narayana Peesapaty ha progettato un cucchiaio commestibile fatto di farina di miglio che diventa un sostitutivo per il dessert, dopo aver mangiato una ciotola di dahl. In Polonia Biotrem ha ideato dei piatti in crusca di frumento che si possono usare come pietanza. Presto forse tutto sul tavolo potrebbe essere mangiato (eventualmente anche il tavolo). Le domande sono: vogliamo davvero muoverci verso questa direzione?

 

 Traduzione di Sara Falsini da: https://www.theguardian.com/environment/shortcuts/2018/apr/09/the-edible-solutions-to-the-plastic-packaging-crisis


Photo by zhang kaiyv on Unsplash

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